su con la vita…
aprile 29, 2009
Volevo solo dire alla Signora Lario che tutte noi abbiamo avuto a che fare con un uomo che smarchettava a destra e a manca e spesso per qualche arcano motivo abbiamo fatto finta di non accorgercene, ma credo che nessuno più di Hillary Diane Rodham Clinton possa capirla, per cui le suggerirei di seguire il suo esempio.
Si, lo so, Obama non ha bisogno di un altro segretario di stato, ma appena riusciremo a toglierci dalle palle suo marito ( che sicuramente non finirà a pascolare pecore ) e trovarci anche noi un imperatore bono come un treno, potrà diventare almeno viceimperatore…
Per adesso posso solo dirle su con la vita, ricordarle che in Italia il divorzio è legge dal ’70 , che a volte nella vita si cambia gusto di dentifricio, si scopre che l’anguria non ha più il sapore di una volta ma che comunque il cielo continua a essere sempre più blu…
colonna sonora ” La terra dei caki” Elio e le storie tese.
Dubbi.
aprile 26, 2009
Ci sono situazioni,
o anche semplici momenti,
che mettono in dubbio le mie certezze meno precarie.
Credo che la luce che c’era ieri pomeriggio a Capitana, intorno alle 16,30, sia una di quelle e poichè l’Impertore del Luogo ha manifestato il suo pieno accordo con la mia teoria: se Dio c’è, ieri ci ha fatto una figura fantastica.
… oserei dire che si è superato…
o forse ero solo troppo estasiata per il mio primo bagno della stagione….
25 aprile.
aprile 25, 2009
Piccoli panini,
frutta,
cereali e frutti rossi,
acqua,
costume,
asciugamano,
bandana,
infradito,
crema solare,
Drillo.
…. e che liberazione sia….
colonna sonora: Bella Ciao.
Che bella faccia…
aprile 20, 2009
Che bella faccia
che bella faccia
e non capisco come non vi piaccia
come la porta, come lo slancia
e quel sorriso da guancia a guancia
forte e simpatico
più di uno zar.
Che bella faccia
che bella faccia
chi gli sta accanto fa una figuraccia
e come è bello quando si sbraccia
quando si acciglia e quando minaccia
è ancora meglio quando si incazza
e dice pure qualche parolaccia.
Ma come fa non mi capacito
che non è l’abito,
che il monaco fa
sol – la
si – la
forte e simpatico come uno zar.
Che bella tinta
che bella tinta
così perfetta che ti pare finta
così pulita così distinta
pure la foto sembra dipinta
non fa una piega
Non fa una grinza
e non c’è segno dell’età che avanza.
Ragionavo proprio ieri sera
con un avvocato fuori dal portone
tipo silenzioso, sguardo corrucciato
ma era preoccupato per la situazione
io gli ho detto:
“Guarda, che lui vinca o perda,
tanto nella merda non ci finirà”
Ma come fa
non mi capacito
forte e simpatico più di uno zar.
Ps: ogni riferimento a fatti e persone non è per niente casuale.
ringrazio ancora Daniele Silvestri.
Due gocce
aprile 10, 2009
Forse l’inizio della primavera è finito.
Forse va meglio.
Perché questa mattina mi son svegliata con un bisogno quasi fisico di vedere il mare… perché è stata una settimana pesantissima anche se non conosco nessuno abruzzese, una di quelle dove ti senti cretina per le tue preoccupazioni che ti sembrano tragedie insormontabili e poi all’improvviso ti rendi conto che aveva ragione quel Grande che diceva che si sta veramente come d’autunno sugli alberi le foglie… e non solo in guerra ma a volte anche in pace…
Per cui ho aspettato con ansia che arrivasse l’ora di pranzo e mare.
Memore di aver terminato ieri sera il mio ciclo di antibiotici per debellare una tonsillite da urlo, caffè da portar via all’Iguana, via le scarpe e mare.
Perché certe cose le combatti solo col mare.
Paure, ansie, disperazioni, domande senza risposte e domande con risposte sbagliate… ci vuole mare.
Due gocce d’acqua dietro i lobi e sembra tutto più affrontabile.
E oggi era una giornata splendida, c’era pure uno che aveva l’aria di allenarsi per i campionati mondiali di tuffo trascinato dall’onda… ma non c’era paragone… un sacco di costumi e di asciugamani, chioschetti pieni come a giugno e delle onde che volevano giusto confermare la forza della natura…
E forse per me va meglio davvero.
La striscia rossa
aprile 8, 2009
“Andate sulla costa, è Pasqua, prendetevi un periodo che paghiamo noi.
State tranquilli, noi facciamo l’inventario delle case danneggiate e voi vi spostate sulla costa.
Sarete serviti e riveriti.
Bambini, dite alla mamma di portarvi al mare”.
(Silvio Berlusconi, tendopoli di San Demetrio (L’Aquila), 7 aprile)
La Striscia Rossa del quotidiano l’Unità riportava queste sue parole che pensavo di aver sentito pronunciare in un mio incubo da sette aprile e invece facevano parte dell’incubo di altre trentamila persone.
Considerando che la donna alla quale si rivolgeva non aveva più neppure occhi per piangere, vorrei giusto congratularmi e non aggiungere altro.
Un anno e un giorno.
aprile 5, 2009
Un anno.
E’ passato un anno da quel 4 aprile… eri minuscola, bellissima e piena di capelli e sopratutto avevi uno sguardo bellissimo…
mi ricordo che pensai “ariu non dire cazzate, non può avere uno sguardo intelligente dopo così poche ore di vita” eppure non cambiai idea.
Non era un grande periodo per me, non vedevo niente di positivo intorno, e invece quando ho visto i tuoi occhietti ho pensato che invece si poteva cominciare a raccogliere le macerie e ricominciare, perchè tu avevi si due genitori speciali, ma qualche zia in più non sarebbe certo stata di troppo.
Per cui cuorellina mia a questo punto non posso fare altro che ringraziarti e dirti che il tuo sguardo non è cambiato affatto.
Per dire la verità è passato un anno e un giorno, ma volevo che prima le vedessi Tu.
Grazie di tutto Andrelù.
Grazie di cuore.
Titti.
Incroci del destino
aprile 1, 2009
forse l’arteriosclerosi comincia a farsi sentire, perchè questa mattina, in laboratorio, mi sono ritrovata di fronte qualcuno che sorridendo ha chiesto: mi riconosci?
e ho pensato: si che ti conosco… ma non riuscivo a capire chi fosse…
E ora mi chiedo: come è possibile non riconoscere qualcuno che ha trascorso con te una splendida settimana a Parigi con un sacco di bella gente e che poi per diversi incroci del destino perdi di vista?
qualcuno che poi un giorno casualmente si imbatte nel tuo blog e dopo un pò di commenti a vari post quasi timidamente ti dice chi è ti fa riaffiorare quella settimana a Parigi e il periodo successivo?
E’ possibile.
perchè allora non avevamo quarantanni in due.
e perchè gli incroci del destino a volte incasinano la memoria al punto che un giorno ti ritrovi di fronte quella persona e pensi che sia “qualcuno”.
la incasinano, ma fortunatamente non buttano via niente di ciò che di buono hanno incontrato.
e se a distanza di ventitre anni c’e la possibilità che quel “qualcuno” un giorno ti chieda “mi riconosci?”, vuol dire che questo mondo è più colorato di come appaia.
Grazie davvero.