30 novembre 2008. Bentornato.

novembre 30, 2008

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noo… che Nakamura…
il mese di giugno? magari….
un mattino in cui mi sveglio cantando? lallero…

ma da oggi c’è Stefano Benni. in libreria. con un nuovo libro.
e questa è gioia e salute.

si, lo so che Lui c’è, che ha uno spazio che è linfa vitale ( l’ululato su Brunetta? ne vogliamo parlare? http://www.stefanobenni.it/ ) ma quando esce un Suo libro e finalmente lo puoi toccare, accarezzare e godere della gioia che si prova nel regalarlo… allora si che sono soddisfazioni!

Ricordo perfettamente come ho conosciuto Benni: casa dello studente, si spalanca la porta della mia camera, la 75 e compare Puddu declamando ” consigli a un’amica” con voce impostata e un pigiama orrendo … è stato subito amore…

E a distanza di almeno ventanni quando esce un libro di Benni vai dal tuo libraio di fiducia e orgogliosa come la prima volta che ti sei legata le scarpe, istintivamente, ne vuoi due copie.
istintivamente… e poi ti rendi conto che ripercorrendo tutti i sorrisi catalogati nella tua mente c’è quello perfetto per poter confermare (anche se è un po presto) le due copie al libraio.
non l’ho ancora letto ma la mia ingordigia sta già aspettando il prossimo…


Colonna sonora: Paolo Fresu scalzo che mi suona quello che vuole.

L’origine…

novembre 28, 2008

micini1Bellini…
opera mia, e poi con l’aiuto di Fe gli ho vestiti curando tutti i minimi particolari: il papillon, i baffi, la coda, la gradazione di grigio-sposo convinto, le unghie, e poi il pizzo del vestito, le ciglia di lei e sopratutto il velo che ho cucito con mani sognanti con del tulle riciclato da una bomboniera di qualcuno che aveva convolato precedentemente.
e pensare che sono alti circa sei centimetri e hanno resistito a due notti di forno a quasi mille gradi… si, ci sono tutti i presupposti perché questo matrimonio duri!
Io non ho una grande propensione verso il matrimonio, ma non escludo che prima o poi anchio incontri qualcuno che mi vuole sposare col velo e tutto può succedere (a parte il fatto che uno coraggioso che si sposi col velo è difficile da trovare) però ieri mi è giunta notizia che sto per convolare anchio.
E’ stato molto emozionante per me, ma a questo punto vorrei sapere
contro chi?
e sopratutto mi ha fatto il brillocco? perché magari accetto…
ma non è possibile… ho i capelli troppo corti e non potrei farmi lo chignon con tutti i fiorellini rampicanti… non ho ancora ordinato il vestito da meringa con tutti gli strass… ne scelto i fiori per l’altare centrale della chiesa di Bonaria…
eppure pare sia una cosa sicura, perché io l’ho saputo da Marilisa (che non si riprende dalle risate), che l’ha saputo da Ziatonina (ride anche lei) che l’ha saputo da c., che l’ha saputo da a., che l’ha saputo da gm.
Ora, considerando il fatto che io non parlo con tutte queste lettere minuscole da una vita mi chiedevo: da dove scaturiscono certe minchiate ( all’uopo il francesismo )? perché ci devessere una causa scaturente…
Però vorrei ugualmente ringraziare la lettere minuscola generante perché finalmente adesso so come si sente chi denuncia per calunnie novella2000 e chi per lei.
e in attesa di nuovi sviluppi comincerò a progettarmi le bomboniere e farmi crescere i capelli…


Colonna sonora ” Ho visto un re” di Enzo Jannacci”

Il Maestro è nell’anima.

novembre 22, 2008

ansa_14443130_56370Non so come siate messi voi a parenti, ma io oltre a zio Antonio non ho zii maschi. O meglio zii nel cuore, quelli che spesso hai voglia di vedere e che sai che ti vogliono bene.
Ma se avessi dovuto adottare uno zio ho sempre pensato che Sandro Curzi sarebbe stato perfetto.
o forse sarebbe stato imperfetto proprio come le persone a cui vuoi bene sul serio, quelli con cui urli e ti animi e ti infervori parlando di politica, di sogni, d’amore, di storia, di letteratura… uno che avrei ascoltato per ore. ovviamente cazzate incluse. perché da un Maestro impari anche con le cazzate.
ecco, oggi mi sento come se fosse morto qualcuno che mi voleva bene.
Ciao Sandro
e grazie di tutto.


Colonna sonora: “Il Maestro” di Paolo Conte.

Tecniche di rilassamento.

novembre 21, 2008

oliveDevo raccontarvi una nuova tecnica di rilassamento.
Servono circa trecento chili di olive, possibilmente dell’albero a cui tendeste la pargoletta mano, acqua, sale e i consigli di mio babbo.
Armatevi di pazienza e cominciate:
dovete controllare queste olive una per una e scegliere quelle più perfette, quelle senza una pestatura e senza un buchetto (certo che ci sono i buchetti! sono olive biologiche!); già che ci siete, levate anche tutte le foglioline, così le non prescelte arriveranno al frantoio pronte per essere macinate.
Ho selezionato una ventina di chili di olive belle che parlavano le ho lavate e ho selezionato le più mature. circa quattro chili.
Metà delle verdi sono finite in un contenitore con acqua fredda e basta; tra una quindicina di giorni babbo sostituirà l’acqua e aggiungerà una parte di sale per ogni dieci parti di olive, dopodiché mi devo dimenticare di loro almeno sino a febbraio.
Nelle altre ho fatto tre piccoli tagli in ognuna (e già, serata intensa …), anche in quelle mature ma non in quelle maturissime.
Ho aggiunto acqua tiepida e sale sempre nella stessa proporzione di uno a dieci, acqua che verrà cambiata ogni due giorni per due o tre volte almeno e con l’ultimo cambio babbo aggiungerà dei legnetti di finocchietto selvatico.
Quelle più mature si potranno mangiare tra una quindicina di giorni e non vedo l’ora.
Quelle maturissime diventeranno invece il pane con olive di Capodanno.
Non so quanti chili riuscirò a metter su quando potrò finalmente aprire i barattoli, ma garantisco che è stata l’esperienza più rilassante dell’anno…
Un grazie particolare a mio padre che ha supervisionato tutta l’operazione e al mezzadro che ha raccolto le olive.

Almanacco del giorno dopo.

novembre 18, 2008

dolce-ciocfondenteBuongiorno,
domani è mercoledì 19 novembre,
ci sono buone probabilità che il sole sorga e salvo contrattempi dellultimo minuto, dovrebbe pure tramontare.
mancano si e no quaranta giorni alla fine di un anno bisestile in cui abbiamo visto lentamente scemare la nostra incrollabile fiducia nel futuro e se state cercando motivi comandati per festeggiare, ve li da la chiesa se vi chiamate:
Fausto (diacono e martire);
Filosofo (di Vercelli e vescovo)
Abdia (profeta biblico)
Anastasio (di professione papa)
Attone (abate)
oppure se vi chiamate come le Quaranta Donne Martiri della Chiesa di Eraclea con Annone diacono (possibilmente vergini e vedove. e non ho ben capito il ruolo di Annone…)
Tra le ricorrenze sappiate che :
nel 461: santIlario diventa papa,
nel 1881: un meteorite si schianta a sud-est di Odessa in Ucraina;
nel 1969: al ’34 della partita fra il Santos (in cui militava) e il Vasco da Gama, Pelè realizza il suo millesimo goal.
dimenticavo:
nel 1960 l’avvocato inglese Peter Benenson durante un tragitto nella metropolitana di Londra, ebbe la nientemale idea di creare Amnesty International.
E per finire auguri a chi domani festeggia o avrebbe festeggiato il compleanno :
Mafalda di savoia che verrà ricordata perché ha lo stesso nome di Mafalda il fumetto di Quino, che per anni nella mia fantasia romantica ho creduto avesse una relazione a distanza con Charlie Brown;
Gillo Pontecorvo che verrà ricordato da molti per aver diretto Marlon Brando in “Queimada” e da qualcun altro per aver partecipato alla regia di “Un altro mondo è possibile” sul G8 di Genova;
Meg Ryan, che verrà ricordata per la maestria con la quale è riuscita a sconvolgere e far crollare le convinzioni di milioni di maschi e maschietti;
Povia che verrà ricordato dai parenti stretti a e da pochissimi altri per aver cantato una delle canzoni più idiote e prese per culo di questo secolo;
e Briandinazareth che verrà ricordato. A prescindere dai Monty Python e dalle mentite spoglie.


colonna sonora: Senza far rumore di Daniele silvestri.

Piccoli ceramisti crescono.

novembre 14, 2008

in_giardino

http://www.ziaanna.it.

Il 3 dicembre cominciamo con il corso di ceramica alla scuola per l’infanzia ” Zia Anna” di via Lanusei qui a Cagliari e non vedo l’ora…
e questi bimbi che vedete su questa maiolica che sta di fianco al cancello verde d’ingresso della scuola rappresenta benissimo la vitalità e l’allegria che c’è all’intero.
e già, Paciancha con questa maiolica ha descritto il tutto in maniera perfetta!

Colonna sonora: “Ciribiricoccola” Zecchino d’Oro 1974.


Sarà per la prossima volta.

novembre 12, 2008

la-prossima-voltala prossima volta che nasco voglio fare maioliche.
si, è vero, decoro anche adesso, (ho fatto io mattonelle e foto) ma la prossima volta voglio decorare mattonelle e nientaltro.
al massimo posso girare un pò il mondo per vedere le originali; potrei cominciare con le piastrelle islamiche che rivestono pareti e pavimenti di Moschee da favola e che dall’XI° secolo in poi influenzeranno tutto il bacino del Mediterraneo;
potrei trascorrere qualche mese a familiarizzare con quelle spagnole (ovviamente figlie delle arabe), con tutti quei lustri da favola… Granada, Siviglia…
e poi potrei farmi consacrare decoratrice al Museu do Azulejo di Lisbona,

la-prossima-volta2e poi le Fiandre…

e poi vanno assolutamente studiate dal vivo le piastrelle olandesi di Delft e poi…

e poi, adesso, è meglio che torni alla realtà e vada a decorare un angioletto-campanella di Ariu, che non entrerà nella storia ( a meno che non riesca davvero ad avere il primo Pulitzer per la ceramica ) ma fa un suono bellissimo….

colonna sonora: “Ainda” Madredeus.

parco-ceramiche.

novembre 10, 2008

cel-web-sIeri un’amica mi ha rimproverato di non aggiornare il parco foto da troppo tempo.
si riferiva ovviamente al parco ceramicheariu.
e aveva ragione anche questa volta, ed è inutile che io mi giustifichi dicendo che mio padre mi ha ripreso la macchina fotografica (sua) o che non ho tempo (quanto ne spreco…) o anche che la bambina a vomitato (che fine ha fatto Corrado Guzzanti?), per cui ho deciso di farvi vedere una delle lampade più belle che io abbia visto questanno.

L’opera è di Paciancha.
e non ho niente da aggiungere.

colonna sonora: Guarda che luna di Fred Buscaglione.

Fuori dal tempo.

novembre 7, 2008

questa l'ho fatta io

questa l'ho fatta io

Guardate questa foto.
no, non è un quesito della settimana enigmistica, è una manovella ( non so se abbia un nome scientifico ) che serve per aprire il il finestrino di un treno, un treno che tutti i giorni collega Cagliari e Isili; un treno che a detta di un capostazione in pensione con cui ho viaggiato ieri, è precedente al ’56, perché in quell’anno Lui che era in servizio, ricorda il momento in cui arrivarono i nuovi treni “più moderni”che avrebbero viaggiato su binari a scartamento ridotto per il trasporto pubblico locale.
La prima volta che l’ho preso son rimasta shoccata, sembrava una favola, stazioni minuscole nel bel mezzo di una campagna bellissima, passaggi a livello dove un signore o spesso una signora segnalano il passaggio del treno unendo due paletti con una cordicella o una catena, fichi d’india che rischiano di entrare dai finestrini, sedili scomodi da morire…
però sembra di passare nei film dell’infanzia, hai la sensazione che arrivi Furia cavallo dell’ West da un momento all’altro o se ti dice culo arriva anche Tex.
E questo treno è l’unico mezzo pubblico che permette a studenti, non più studenti, e a volte insegnanti di ceramica di arrivare da Cagliari a Isili in circa due ore per trascorrere qualche oretta con con un gruppo di ragazzi della scuola Gino Zappa.
Ieri era l’ultima lezione di un corso di quaranta ore, e credo che a parte la grinta delle mie alunne, la cosa che più mi rimarrà impressa di questo corso è senz’altro questa anacronistica manovella.

Colonna sonora: La locomotiva di Guccini.

5 novembre 2008. Grazie.

novembre 5, 2008

este_05125449_55080Grazie.
mi devi un sacco di ore di sonno ma grazie.
perché ci sono casi in cui un uomo ti fa perdere un sacco di ore di sonno e sono soddisfazioni;
poi ci sono casi in cui uomo ti fa perdere un sacco di ore di sonno e sono domande o vomiti;
e poi ci sono casi come questo in cui un uomo ti fa perdere un sacco di ore di sonno e sono speranze riaccese.
per cui Barack ti do tre giorni di tempo per festeggiare e riprenderti da questa meraviglia e poi “pinniccati” (rimboccati) le maniche che si comincia.
perchè il tuo sogno si è realizzato,
adesso fai in modo che si realizzi il nostro.

ps: se hai bisogno di me, sappi che ci metto niente a dichiararmi prigioniero politico e a raggiungerti.

colonna sonora: Kunta Kinte di Daniele Silvestri.